venerdì 19 febbraio 2010

Fedor Emelianenko vs Il mondo




Cosa mi ha ispirato questo titolo? Semplicemente quello che vedo.

Calciatori drogati, mazzate negli spogliatoi, veline, culi e tette ovunque, abuso di alcool, spreco della propria vita, attività mondane, moda = tradotto, tutto quello che sta facendo sprofondare nel baratro l'umanità e i suoi millenni di storia.

Assistiamo allo sfacelo della nostra società, alla distruzione dei nostri valori quando, se volessimo, avremmo tutti i modi possibili per sfuggire alla morte spirituale dilagante. Un esempio su tutti? Fedor.

Vi invito a seguire questa sua intervista - - >

vi invito a cogliere l'enorme e (per noi comuni mortali) imbarazzante spiritualità e umiltà dell'uomo più forte del mondo. Indipendentemente dal Dio che si segue, affidarsi alla benevolenza della propria Divinità in questo modo è assolutamente encomiabile. Lui, Fedor, fa una vita semplice. Si dedica agli allenamenti quotidiani intensi, alla propria famiglia e ai figli. Non trascura gli amici, la lettura, la vita in mezzo alla natura.
Lui non mente signori miei, non è una figura costruita ad hoc per l'occasione, perchè poi si vede sul Ring il risultato di una vita del genere. Fedor vince, sempre e comunque, con uno sguardo impassibile: con l'espressione di chi affida la vittoria o la sconfitta nelle mani di Dio e va a combattere senza pensieri inutili e materiali, pensando solo di fare il proprio meglio. Del resto, da una persona colta, laureata con lode, non potevamo aspettarci altro.

Questo mi fa incazzare "comennabbestia", perchè in Italia continuano a propinarci i modelli di Fabrizio Corona, Alessandro del Piero e Francesco Totti, e vogliono impedire alla massa di vedere quanto la LOTTA sia N E C E S S A R I A per lo sviluppo dell'uomo nella sua integrità fisica e spirituale. Poichè la verità assoluta è che noi abbiamo, nel 2010, un asceta guerriero ancora in vita. Il nome di costui è Fedor Emelianenko e non serve andarsi a leggere il Manuale della guerra scritto da un rispettabilissimo cinese mille anni fa, basta informarsi e non farsi guidare dai media italioti, schiavi del vaticano.

Grazie del tuo esempio, Zar.

Ad Maiora, gente.

mercoledì 17 febbraio 2010

La Rosa di Metallo



Ricordo i campi innevati
Ricordo il clangore del ferro
Ricordo il colore di quella rosa
La mancanza di fede l'ha fatta appassire

Per qualcuno emana ancora un bagliore
un odore duraturo, nei secoli
Ricordiamo la maestosità
Ricordiamo l'Onore, la Forza, la Virtù

Abbiamo errato, abbiamo sbagliato
Abbiamo percorso strade straniere
Incrociato i passi coi cuori di fango
Rischiato di perdere il nostro sentiero

Ora siamo qui
l'Età del ferro divampa
La corruzione dilaga
Qualcuno non si arrende

Ricordo ancora il colore di quella rosa
un odore duraturo

La Legione D'Augusto

Renditi forte con tutti i tuoi sogni perché questo mondo non perda il coraggio
E cerca di dare, figlo, ad ogni tuo gesto l'impatto violento di tutto te stesso
Nobile padre trasmuterò il cuore in modo che sgorghi solo forza ed onore
Lo giuro agli dei ed ai diòscuri, i confini dell'impero resteranno sicuri,
I confini dell'impero resteranno sicuri!

Sul campo di Marte le legioni schierate, il sole che bacia le armature dorate
Il giovane Augusto irrompe sul campo, la legione è percorsa da un violento sussulto
Si alzano al cielo le insegne di guerra, daremo la vita per la nostra terra
L'aquila invitta ritorna a volare nel cielo dell'urbe immerso nel sole,
Nel cielo dell'urbe immerso nel sole!

Ma solo agli ultimi orizzonti, regna in armi l'ultima vittoria alata, nella lotta c'è la vita!
Ma solo agli ultimi orizzonti, regna in armi l'ultima vittoria alata!
Nella lotta c'è la vita, nella lotta c'è la vita!

Giorni di marce a tappe forzate per immense foreste e pianure innevate
Sul vallo del Reno li attende Minerva che apre le braccia e li sprona alla guerra
Lungo il confine, a perdita d'occhio, si staglia il nemico venuto dal freddo
Soldati di Roma, guerrieri germani fondono i cuori contro gli unni invasori
Cantano in coro le coorti d'Augusto, la legione si scaglia furibonda all'assalto
La lotta divampa in una tempesta fatta di sangue, ferro e mista a vendetta,
Fatta di sangue, ferro e vendetta!

Ma solo agli ultimi orizzonti regna in armi l'ultima vittoria alata, nella lotta c'è la vita!
Ma solo agli ultimi orizzonti regna in armi l'ultima vittoria alata!
Nella lotta c'è la vita, nella lotta c'è la vita!

Nobile padre ora è forte il mio sogno perché questo mondo non perda il coraggio
Dai campi Elisi vediamo nel cielo l'aquila invitta sull'urbe e l'impero
L'aquila invitta sull'urbe e l'impero, l'aquila invitta sull'urbe e l'impero,
L'aquila invitta sull'urbe e l'impero!

martedì 16 febbraio 2010

R.I.P


«L’acqua bagna, il fuoco brucia: è il dharma, come lo chiamano gli indiani... sarebbe a dire che ognuno fa le cose con i mezzi che ha. C’è gente che striscia nel fango e non può fare altro che inzaccherarti». Prof. Conte Pio Filippani Ronconi

giovedì 4 febbraio 2010