domenica 22 agosto 2010

Perchè è giusto non dare corda alla wicca



[Scritto sul forum "Via italica agli Dèi" - http://vid.forumcommunity.net/]


Mi è venuto in mente di scrivere questo post dopo aver letto "lo spirito del forum", in cui Marzio ci fa giustamente notare che i nostri padri ammettevano e tolleravano le religioni straniere se non ledevano lo stato. E' vero, ma dobbiamo stare attenti, poichè la wicca NON è una religione. Se da un lato bisogna ringraziarla perchè fa riscoprire a molti gli Dèi, il panteismo e tutto ciò che concerne la nostra via, dall'altra va osteggiata. La wicca è stata fondata da un americano (ma va?) negli anni 50, non ha nulla di istruttivo né di tradizionale. So di alcune "streghe" che pregano Llolth, nientemeno che la Dea Ragno degli elfi drow nel gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons. Oltre a questo, nella wicca sono presenti componenti esoteriche e magiche, cartomanzia, sedute spiritiche / tavola degli spiriti, tutte fandonie ebraiche e non da sempre bandite e combattute a Roma, nella nostra Roma. Non dimenticate l'assurda e infantile ramificazione della christian wicca, persone che credono nella sconosciuta "Dea" senza nome, e in Gesù Cristo.

Pensiamo, se non altro, a divulgare la nostra vera tradizione e la nostra cultura. Ognuno fa le sue scelte, ma da qui a "tollerare" in un forum riguardante le vie italiche gli aderenti alla lobby wiccan, ce ne passa.


E' un mio semplice pensiero.


Riccardo

Film

lunedì 16 agosto 2010

La sindrome del fighter professionista



[Scritto originariamente per il sito mmamania, che non ha voluto pubblicarlo poichè non corrispondente alla propria linea editoriale, scelta che rispetto]


Cosa vuol dire combattere? In primis affrontare i proprio limiti, le proprie debolezze, i propri "demoni". Se per alcuni degli antichi il demone interiore (prima del cristianesimo) era qualcosa di buono, quasi un secondo nome dell'anima quando è nel giusto , per me è un po' un incrocio e una rappresentazione di tutto ciò che ci spaventa, tutto ciò che ci rende deboli e meschini. Cosa c'è di più meschino di credersi qualcosa che non si è?
Io ho 23 anni, ho praticato per anni, da quando ero piccolo, arti marziali tradizionali o senza contatto. E' da nemmeno due anni che ho scoperto quello che è il combattimento reale, ovvero con il contatto, concretizzato per me nel Sanda e nel Pugilato. Al di la di tutti i benefici che può dare il confronto virile a tu per tu con un altro essere umano, bisogna capire che la prima azione per migliorarci è ammettere con se stessi di essere l'ultima ruota del carro.
Prima di approcciare allo sparring ero il tipo che si credeva intoccabile, al pub, con la sua birra e la sua sigaretta al pari degli altri umanoidi. Quando poi ho iniziato a tornare col labbro spaccato o il naso dolorante a casa, ferito facilmente da persone molto più piccole fisicamente di me, ho capito di esser stato leso nell'orgoglio. Ma come! Riccardo, grande e grosso, impossibilitato a far nulla contro un ragazzo di sessanta chili. La mia ottusa mente da borghese autoconvinto non era certo abituata a quel reale confronto tendineo e muscolare privo di chiacchiere. Lì, coi guantoni, le cose si dimostrano, e se non sei in grado di dimostrare ciò che dici vai in crisi, è normale. Allora cosa c'è da fare? Accettarsi e lavorare, lavorare ed accettarsi ogni giorno. Certo, non dobbiamo sottovalutarci, ma nemmeno crederci qualcosa che non siamo. Ed ecco che nel discorso entra il guerriero da tastiera che invece di averli sulle nocche, i calli ce l'ha sui polpastrelli della dita. Nei forum, nei blog, ovunque, recensiscono combattimenti e giudicano gli atleti, elencano i loro titoli e le loro abilità barra esperienze facendosi osannare da altri poveri bimbiminchia. E poi li incontri, faccia a faccia dal vivo con il mito del forum col nome fashion (e grottesco), va da bruce90, a immortaldragon fino ad arrivare a Wanderleidertestaccio e cose del genere. Questi fighter professionisti che a colazione, tra un cucchiaio di proteine in polvere e un uovo sodo, fanno anche i kettlebell, non sono in grado di tirare un low kick decentemente, non conoscono neanche lontanamente le combinazioni di colpi e se vanno a terra quasi si mettono a piangere. Non sono qui per giudicare, sono qui per consigliare. Di botte ne ho prese in questi mesi e ancora ne prenderò, stando zitto, senza lamentarmi e senza arrendermi. Ho continuato ad entrare in palestra fino ad uscirne illeso (non sempre), sono migliorato, ho sudato e ho lavorato. Lasciatemelo dire senza falsa modestia, in poco più di un anno ho fatto più di altri che si allenano da diverso tempo; consapevole però, di essere ancora NULLA rispetto a certi superuomini che ci sono in giro. Bisogna agire secondo natura, ognuno ha la propria, ognuno ha i suoi tempi. Mettetevi in gioco, riconoscete i vostri limiti e finitela di criticare, osannare e adulare. Tenete per voi stessi, amate voi stessi, pensate a migliorare voi stessi così da rendere al massimo ciò che la natura vi ha donato.

giovedì 5 agosto 2010

Chris Leben



Sembra un teppista vero? Non solo d'aspetto, ma anche a vederlo combattere sembrerebbe un pazzo. Resistenza titanica, non crolla nonostante subisca duri colpi, non batte nemmeno dopo diversi secondi di chiave articolare già entrata ai suoi danni. Un vero e proprio toro dallo spirito guerriero. Mi dicono che sia un cocainomane, una cattiva persona.

Chi mi conosce sa che apprezzo la spiritualità e la serenità in un fighter, ma stranamente ammiro molto Leben. Non si può non stimare il suo cuore incrollabile, la sua furiosa indole e il suo coraggio.

Vi lascio un video:

martedì 3 agosto 2010

Aforisma del giorno



"Farsi coraggio a vicenda non vuol dire piangersi addosso insieme."


Mi è venuto in mente dopo aver letto i post di un gruppo su facebook, "amici obesi". Dicevano di darsi forza a vicenda, invece non facevano altro che LAMENTARSI insieme come degli eterni bambini.