domenica 3 ottobre 2010

L'istinto Lottatorio


Ogni uomo ha delle capacità innate, qualcosa che lo diversifica dagli altri: c'è chi è bravo con la matematica, chi con le lingue, chi è capace di costruire i palazzi e così via.

Una cosa c'è che accomuna tutti gli uomini, gli istinti: ognuno di noi ha bisogno di mangiare, bere, espellere, accoppiarsi e lottare. Se nella stessa culla metti de bambini, cosa faranno? lotteranno, questo non perchè siano animali, ma perchè difenderci e attaccare è nel nostro sangue. Chi ha la fortuna di praticare sport da combattimento o arti marziali reali si sarà accorto che tutto ciò che ci insegnano in palestra è dentro di noi, allo stadio grezzo o embrionale, ma c'è.

Per un Romano, una persona che si dice Tradizionale, la cosa dovrebbe essere ancora più marcata. Roma è sempre stata in guerra, è nel nostro codice genetico combattere e farci valere sul campo di battaglia. La lotta è crescita, formazione, lo sapevano bene Giulio Cesare, Alessandro Magno, Platone (che vuol dire "dalle larghe spalle", era proprio un nome da battaglia usato nel pankration). Soprattutto in un mondo come questo, un mondo in cui le persone non fanno altro che fuggire dalla sofferenza, lottare è un'azione di matrice divina, andare addosso alle proprie paure, affrontarle, sconfiggerle ogni giorno sul tatami o sul ring.

Solo combattendo sarà possibile formarsi da Uomini e non da vigliacchi, essere Tradizionali è quindi comprendere a pieno anche l'importanza di questo aspetto formativo del passato. Incominciamo da piccoli con la filosofia e la lotta, e anche da "vecchi", non è mai troppo tardi, solo così avremo la "mens sana in corpore sano", solo così potremo vedere individui forti, caparbi, testardi, saggi, sicuri, fedeli, solo così saremo VERI ROMANI.

Vedo tante chiacchiere, tanti gentili panzoni e ubriaconi, non voglio che Res Pvblica sia questo, voglio vedere uomini intraprendenti e liberi, in forma mentalmente e fisicamente, sempre pronti alla battaglia. Deve essere un dovere morale di ognuno di noi.

Ad majora semper!

Nessun commento:

Posta un commento